Una bella recensione, non sempre è fatta di parole...
Vi racconto.
Simone, bimbo di quasi un anno, ha messo piede in grotta che ancora non camminava. Era l'Aprile del 2017.
La mamma, una ragazza giovane oltre Simone ha un altro bimbo, il maggiore di 4 anni che entra in grotta senza problemi, mentre Simone appare

visibilmente spaventato.
Quel giorno volevo sistemare i giocattoli in grotta, ancora distribuiti a casaccio nella stanza dopo l'uscita di altri bambini, così da farli accomodare in uno spazio pulito.
Simone mi guarda e mollo immediatamente l'idea di riordinare: li lascio subito soli.
Quando vanno via, il fratellino di Simone è strafelice, la mamma entusiasta del bel tempo passato con i figli,
Simone invece, mi guarda male con il suo ciuccio in bocca.
Quello sguardo può solo dire "ancora non mi fido di te: ti tengo d'occhio" e se ne va in braccio alla sua mamma.
Torneranno una volta alla settimana.
Alcune settimane accade che vengano più di una volta perché la mamma è una di quelle clienti dall'orecchio attento ed ha capito subito che quando i bimbi non stanno molto bene, in grotta si viene più spesso.
Simone esce sempre con lo sguardo "torvo".
Ma... ad una delle ultime sedute, lo sento strillare.
Sono usciti dalla grotta prima del tempo e mi affaccio allo spogliatoio.
Lui cammina a mala pena, mi si butta al collo le lacrime copiose sul viso. ( Che tenerezza)
Io e la mamma ci mandiamo una occhiata di stupore, lui capisce che ha fatto qualcosa di strano e torna dalla mamma
che mi spiega di avere un altro impegno e quindi purtroppo devono uscire prima del tempo stabilito.
Quel giorno lo sguardo di Simone dice molto altro "Tata, quanto vorrei restare qui"...
Sono venuti tutti insieme diverse volte, ma un giorno in particolare Simone ci ha fatto un dono:
ha fatto i suoi primi passi in grotta!
Si In grotta! Sul pavimento di sale: lì ha avuto la possibilità di sperimentare e sentirsi libero come se fosse sulla spiaggia.
Oggi, Simone entra dalla porta correndo verso la grotta, a me lascia un sorriso e non si preoccupa se la mamma entrerà: lui comunque lo farà, è contento!
Ma sabato è accaduto qualcosa che non posso non raccontare.
Il fratellino maggiore ha avuto necessità di andare in bagno e mi sono offerta di stare in grotta con Simone mentre la mamma era fuori;
ero terrorizzata che si spaventasse senza la mamma accanto.
Ciuccio in bocca, prende uno dei libricini e mi fa segno, senza parlare, che devo leggerlo.
Poi prende una paletta e mi spiega a gesti cosa può fare con quella e il sale...
Sono scioccata: Simone sta con me e non chiede della mamma.
Simone identifica la grotta e me, ha familiarizzato, si sento sicuro e protetto e io di questo gli sono grata.
Il suo sguardo oggi è quello di un bimbo felice che ha delle certezze.
La certezza di entrare in un posto dove può essere sereno e giocare in piena tranquillità.
Grazie Simone!!!